#viaggineiparaggi – Due cuori e una città
Roma fotografata da Damiano Rosa
Damiano Rosa, classe 1972, appassionato di fotografia e musica è diplomato in entrambe.
L’attività di fotografo è quella che da sempre l’ha contraddistinto.
Colpita dal suo modo di catturare Roma e la sua sfera piu’ intima e romantica, l’ho incontrato in occasione di #viaggineiparaggi per farmi raccontare qualcosa di lui.
Il paesaggio e il reportage fanno parte dei suoi progetti personali, molto spesso realizzati su pellicola Bianco e Nero e stampati personalmente in camera oscura.
Roma è per lui infinita fonte di ispirazione e, nonostante i suoi tanti e inguaribili problemi, resta sempre una città unica e affascinante.
Da qualche anno Damiano si è trasferito in Giappone, ma Roma rimane sempre nel suo cuore.
Il romanticismo di alcuni luoghi, a detta sua, resta forse uno degli aspetti che attira di più i turisti, anche se certi posti e certe atmosfere non si possono assolutamente cogliere in pochi giorni o addirittura ore. A volte non basta una intera vita per conoscere a fondo Roma.
Tuttavia, il Giardino di Sant’Alessio, il Ponte degli Angeli, il Portico D’Ottavia al Ghetto, i Fori all’alba, la valle della Caffarella al tramonto e Trastevere sotto la pioggia, sono alcuni dei luoghi visitabili e che lui ritiene essere tra i piu’ romantici.
Ama moltissimo girare spesso senza meta per il centro storico anche in ore scomode come l’alba o la notte fonda e scattare in solitudine.
“ Il lockdown di marzo e aprile e il conseguente calo massiccio di turismo che ancora perdura, sebbene siano un grave problema economico e sociale, hanno pero’ restituito una dimensione più intima e “vintage” alla nostra città: vedere Piazza di Spagna o il Pantheon vuoti mi fanno venire in mente foto degli anni 50 o addirittura le stampe settecentesche di Piranesi. Speriamo che la normalità torni presto, seppur con qualche cambiamento che restituisca il decoro e la vivibilità a Roma, che come diceva Alberto Sordi ‘Non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi’”.
Grazie Damiano, per avermi mostrato la tua visione di Roma romantica.